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Sabato 13 Settembre 2008 il Gruppo Donatori AVIS Taverne e Arbia, ha presentato il grande murale commemorativo della battaglia di Monteaperti realizzato da Francesco Del Casino.
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L'iniziativa, patrocinata dai comuni di Siena, Asciano e Castelnuovo Berardenga e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, si è svolta a Taverne d'Arbia, presso lo svincolo di Presciano della Siena-Bettolle. La presentazione dell'opera è stata affidata al prof. Roberto Barzanti, già vicepresidente del Parlamento europeo, che ha parlato di fronte ad un pubblico numeroso, nonostante le precarie condizioni atmosferiche.
Al termine della cerimonia tutti gli intervenuti hanno posato per alcuni scatti fotografici per la prossima campagna pubblicitaria che l'Avis Taverne d'Arbia ha in programma per il prossimo inverno.
Con questo murale, il volontariato e arte si incontrano per dare nuovo valore al territorio. All'inaugurazione infatti erano presenti le associazioni di volontariato attive nella zona ed i rappresentanti dei comuni di Siena, Asciano e Castelnuovo Berardenga ma anche rappresentanti del panorama artistico-culturale senese.
Stefano Nardi, presidente dell'AVIS Taverne, spiega così il senso dell'iniziativa: "..sono stato sempre fiero di essere donatore di sangue, ogni volta che faccio una donazione infatti mi sento come un bambino che ha preso un bel voto a scuola. Ed è con questo spirito che ero presente all'inaugurazione del grande murale sabato 13 settembre."
"Questa opera è il frutto della generosa collaborazione di molte persone, primo fra tutti Francesco DelCasino, spinti solo dal desiderio di fare qualcosa di "buono". E' bastato proporre l'idea di abbellire una parte un po' trascurata della nostra città, affinché tutti, appartenenti all'Avis o no, si mettessero immediatamente a disposizione, offrendo ciò che di meglio avevano: capacità, idee, tempo, materiali. E' stata una testimonianza concreta dell'entusiasmo e della gioia che si ha nel donare."
"A questo proposito vorrei citare lo storico Langton Douglas, quando descrive come i senesi risposero all'annuncio dell'imminente battaglia di Monteaperti: "Aveva appena il banditore finito di parlare, che tutti i cittadini furono così solleciti [...] che il padre non aspettava il figlio, né il fratello l'altro fratello.."Questo è l'entusiasmo con cui risponde chi sa di poter essere di aiuto nel momento del bisogno. Come donatori noi conosciamo bene questa sensazione, ma vorremmo che sempre più persone scoprissero la gioia e l'orgoglio che si prova nel donare."
Lo stesso Roberto Barzanti, figura di riferimento nel panorama culturale senese, ha così commentato l'iniziativa:"L'idea del Gruppo AVIS di Taverne e Arbia di affidare a Francesco Del Casino la realizzazione di un murale che esaltasse il significato della donazione del sangue e fosse collocato proprio in un tratto di strada poco distante da un luogo – Montaperti – tanto ricco per i senesi di cruenti risonanze è felicissima per più d'un motivo: soprattutto perché rovescia in appello alla generosa solidarietà un'immagine codificata da secoli e legata al rosso del sangue sgorgato dai colpi e dalle ferite di una battaglia memorabile.Chi non rammenta i versi del padre Dante sullo "strazio e 'l grande scempio / che fece l'Arbia colorata in rosso"
"Con i secoli delle battaglie si ricordano solo nomi, date e magari si continua a celebrarne orgogliosi la gloria. L'ammonimento a guardare dietro le quinte del Gran Teatro non è stato seguito.Ora questo grande dipinto assolve il compito ed in maniera egregia, con la forza persuasiva e l'efficacia didattica tipiche dell'opera di Francesco Del Casino."
"La "festa crudele" è evocata attraverso sapienti citazioni da Paolo Uccello, che fanno da sfondo ad un realtà ben drammatica e dura. Sulla sinistra ci fissano mendicanti e poveri ispirati agli affreschi quattrocenteschi del Santa Maria della Scala.
Al centro una laica Pietà suggerisce il punto di vista etico da assumere. Sulla destra una scena agreste, che non ha nulla di elegiaco o manierato: si riferisce alla condizione mezzadrile, all'eroismo quotidiano di quanti hanno lavorato a prezzo di immani fatiche questa terra.
Infine una bambina con una bianca colomba rappresenta l'approdo sperato, oltre i conflitti imposti dai potenti e le sofferenze.
Il discorso pittorico è scandito con colta energia, ritmato in un polittico di nuova impostazione: coinvolge e commuove."
"Nell'impegno civile di Francesco non c'è enfasi, non artificio. Si avverte nel suo stile l'eco di Guttuso, di Picasso, e di Léger, ed anche della cultura finto-primitiveggiante. Nei suoi ritratti analitici le figure esprimono la loro interiorità. I paesaggi rifiutano l'aggraziata maniera della tradizione toscana. Ed ecco che il rosso di una furiosa battaglia avvolta da una luce mitica diviene appello ad una generosità che riscatti egoismi e ferocia: una sorta di esigente segnaletica morale, che ribalta i toni della leggenda e suggerisce la solidarietà come utopia possibile."
L'artista Francesco del Casino è nato a Siena nel 1944. La sua attività pittorica è iniziata nel 1962 con una produzione legata allo stile di Renato Guttuso ed in seguito a quello di Pablo Picasso.Nel 1964 si trasferì ad Orgosolo come insegnate di educazione artistica. Qui dà il via ad una serie di murales che daranno fama al paese barbaricino.Dal suo rientro in Toscana nel 1985, si è interessato alla scultura ed alla ceramica. Un interesse che lo ha portato a seguire progetti educativi all'interno della cooperativa "Riuscita Sociale" frequentata da portatori di handicap.
Numerose le personali e collettive alle quali partecipa in Italia, tra le quali ricordiamo quelle ospitate a Nuoro, Reggio Emilia e a Sanremo e all'estero (Grenoble, Mosca).Nel 2003 Francesco Del Casino ha dipinto il palio per la carriera del 2 Luglio vinto dalla contrada della Selva.
http://picasaweb.google.it/duccio.fabbri/MuraleLavori02#
http://picasaweb.google.it/avistaverne/FotoLuca#
